COS’E’ LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE?
Le filarie sono parassiti, nello specifico dei vermi nematodi, che nello stadio adulto vanno a localizzarsi nella parte destra del cuore del cane e del gatto.
COME VIENE TRASMESSA?
Le microfilarie sono trasmesse tramite la puntura delle zanzare del genere Culex, Aedes, Culiseta e Anopheles, e la loro saliva. Una volta inoculata nel sottocute del cane o del gatto, la microfilaria si muove cercando di arrivare ai vasi sanguigni per poi risalire fino al cuore dove diventerà adulta. Questo sviluppo richiede dai 120 ai 180 giorni circa. La lunghezza media di questi vermi è 28 cm circa.
Fig. 1 ciclo della filariosi cardiopolmonare
QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER IL MIO CANE SE CONTRAE LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE?
La filariosi cardiopolmonare del cane e del gatto è una malattia grave, potenzialmente mortale. Vista la localizzazione nel cuore destro, in caso d’infestazioni massive, le filarie adulte possono portarsi verso le arterie polmonari e la vena cava, provocando insufficienza cardiaca, difficoltà respiratoria, stasi venosa a livello del fegato e dei visceri addominali. Il gatto è considerato un ospite suscettibile, ma non ideale per il parassita, è raro quindi il manifestarsi di un quadro clinico grave.
Fig. 2 cuore infestato da filarie adulte
COME FACCIO A SAPERE SE IL MIO CANE HA CONTRATTO LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE?
Sicuramente i soggetti esposti che vivono prettamente all’aperto sono a rischio maggiore, specialmente se non è stata effettuata alcuna profilassi contro la filaria e alcuna protezione tramite spot on o collari. Per sincerarsi che il proprio cane non abbia contratto la filariosi cardiopolmonare è necessaria una visita ambulatoriale durante la quale il veterinario effettuerà un prelievo di sangue alla ricerca di microfilarie e antigeni tramite esame microscopico e snap test ELISA rapido. Nei casi gravi è possibile visualizzare le filarie a livello cardiaco tramite ecocardiografia.
COME POSSO PROTEGGERE IL MIO CANE?
Dobbiamo agire proteggendo l’animale e l’ambiente.
Si deve attuare la profilassi per la filariosi costantemente durante il periodo in cui sono presenti le zanzare. La profilassi va eseguita con la somministrazione di compresse per via orale una volta al mese (l’azione si definisce retroattiva, cioè se vediamo le zanzare a marzo, la profilassi va iniziata ad aprile per coprire il mese precedente) oppure tramite inoculo annuale di un farmaco specifico a deposito che ha durata di 9 mesi. Va assolutamente chiarito che il solo uso degli spot on non garantisce una profilassi adeguata, ma coadiuva nella protezione del proprio animale, in associazione sempre a pastiglie o iniezione: si deve pertanto richiedere uno spot on che sia in grado di svolgere un’azione repellente nei confronti delle zanzare, proprietà che non tutti i prodotti hanno. E’ consigliato inoltre eseguire lo snap test ELISA rapido ogni anni o ogni due anni.
Per quanto riguarda l’ambiente, non si deve favorire la replicazione delle zanzare: non lasciare i sotto vasi delle piante con acqua stagnante, non creare zone di ristagno idrico, ma distribuire prodotti larvicidi nei tombini e insetticidi dedicati.
Fig. 3 distribuzione pastiglie larvicide nei tombini
E SE IL MIO CANE HA CONTRATTO LA FILARIOSI COSA DEVO FARE?
Il vostro veterinario deciderà quale farmaco utilizzare in base al quadro clinico e alla gravità della malattia. Se l’infestazione è massiva, si suggerisce la rimozione chirurgica delle filarie adulte accedendo al cuore destro tramite la vena giugulare esterna destra, in questo modo le filarie saranno estratte manualmente.
Bibliografia:
Controllo delle malattie trasmesse da vettori nelcane e nel gatto.
ESCCAP, Ottobre 2012.
“Nuove linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della filariosi cardiopolmonare (Dirofilaria immitis) nei cani”.
American Heartworm Society, luglio 2014.
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