Il coniglio è stato molto rivalutato negli ultimi decenni, al punto di diventare il terzo animale da compagnia scelto dalle famiglie. Sono piccoli, buffi, discreti, molto socievoli e intelligenti. Vediamo ora come curarli al meglio.
Il coniglio da compagnia può vivere o passare parte del tempo in una zona dedicata in giardino, purché sia riparata dagli agenti atmosferici e protetta da eventuali predatori, oppure prevalentemente in casa, garantendogli sempre la possibilità di uscire, correre e fare del movimento. La cosa importante da valutare è che la gabbia abbia le dimensioni sufficienti perché possa alzarsi in piedi o sdraiarsi comodamente. Se così non fosse, allora la gabbia è troppo piccola e va cambiata. Per la lettiera è possibile utilizzare truciolato, segatura, carta appositamente prodotta per conigli o paglia. Evitate panni di stoffa o tappetini igienici, perché potrebbero essere rosicchiati e ingeriti dal nostro amico.

Seguire una dieta corretta è importantissimo sia per l’intestino sia per i denti. Tutti i denti del coniglio sono a crescita continua e la lunghezza è mantenuta tramite la masticazione del fieno o di verdure fibrose, come il sedano o il finocchio, che permettono la continua limatura dei denti. In commercio ci sono molte formulazioni sbagliate, ricche di semi e fioccati che impediscono la normale limatura dei denti e fermentano facilmente nell’intestino provocando malocclusioni dentali, punte dentali con ulcere orali, coliche, meteorismo gassoso e blocchi intestinali.

La parola chiave è: fieno. A volontà. Fieno di prato, primo taglio, il fieno è parte fondamentale della dieta del coniglio e deve essere sempre disponibile insieme all’acqua fresca, dal beverino o dalla ciotola. Possiamo poi offrire verdure di stagione, frutta due volte alla settimana senza esagerare e qualche cucchiaio di pellet di buona qualità.
Il coniglio attua la ciecotrofia, ovvero assume le prime feci del mattino per poter recuperare vitamine del gruppo B, acidi grassi volatili e batteri, importanti fonti di energia e supporto della flora intestinale. Se la dieta è scorretta o se il coniglio ha dei problemi che gli impediscono l’assunzione del ciecotrofo (obesità, dolori ossei, artrite, diarrea) bisogna chiedere aiuto al veterinario.
Come il cane e il gatto, anche per loro si esegue un esame delle feci e una profilassi vaccinale annua. Le malattie principali per cui si vaccina il coniglio sono la mixomatosi e la malattia emorragica virale di tipo 1 e 2.
Ci sono tante cose da scoprire su questi animaletti. Il nostro staff è pronto a svelarvi tutti i loro segreti!
Rispondi