Moka è una giovane labrador retriever molto vivace che, da diverso tempo, presenta delle papule rilevate sotto al mento. Queste papule/foruncoli si presentavano in numero di 2 o 3 per volta, senza una correlazione stagionale o alimentare. La maggior parte delle volte guarivano spontaneamente, altre volte si ulceravano e sanguinavano. Nell’ultimo periodo, la situazione si era aggravata: erano apparsi foruncoli su tutto il mento, contenenti materiale siero emorragico, associati a una dermatite desquamativa localizzata sempre sul mento. Moka non è assolutamente infastidita dalla situazione.
L’iter dermatologico di base prevede un esame del pelo al microscopio e alla lampa di Wood, un raschiato superficiale e uno profondo, un esame micologico e un esame citologico, in questo caso del materiale che fuoriusciva dai foruncoli. Le analisi del pelo e i raschiati cutanei ci hanno permesso di escludere la presenza di parassiti come il demodex e altri tipi di rogna, e l’esame micologico per i funghi è risultato negativo. Alla citologia, invece, abbiamo visto tantissime cellule infiammatorie e batteri coccoidi, erano presenti in particolar modo gli eosinofili (spesso protagonisti nelle forme allergiche) e pezzi di cheratina pilare liberi nell’essudato, circondati da globuli bianchi.
La diagnosi definitiva è stata foruncolosi del mento (spesso chiamata acne del mento).
COS’E’ LA FORUNCOLOSI DEL MENTO? PERCHE’ SI PRESENTA?
La foruncolosi del mento è uno stato infiammatorio cronico a carico dei follicoli piliferi presenti a livello di mento e labbra. La causa è sconosciuta. Si ritiene che vi sia una predisposizione di razza in cani a pelo corto (Boxer, Dobermann Pinscher, Bulldog, Alano, Weimaraner, Rottweiler, Bracco Tedesco) e un’origine traumatica: sfregando e appoggiando il mento su superfici dure il pelo si spezza sotto la superficie cutanea e la cheratina libera si comporta come un corpo estraneo, stimolando la risposta infiammatoria. La situazione peggiora perché l’infiammazione chiude il canale pilifero e la patologia prosegue sotto pelle. Col tempo l’infiammazione, dapprima sterile, ovvero senza batteri, si complica e s’infetta formando dei foruncoli che possono ulcerarsi con conseguente fuoriuscita di materiale sieropurulento. La situazione migliora con l’uso dell’antibiotico, ma non risolve il problema alla base.
COME SI CURA?
Tenendo in considerazione le cause scatenanti, dobbiamo evitare che il cane appoggi il mento solo su superfici dure o lo sottoponga a traumi ripetuti durante il gioco. In secondo luogo, è necessario evitare l’ostruzione del canale pilifero utilizzando detergenti come lo zincoseb shampoo o il perossido di benzoile dermaxid che, con la sua doppia azione, mantiene pervio il canale follicolare e disinfetta la cute. La scelta terapeutica dipende poi dalla severità delle lesioni. Nei casi gravi è necessaria una copertura antibiotica che può durare fino a 8 settimane, o proseguire 3 settimane dopo la completa guarigione clinica, basata sull’esame citologico o su un esame batteriologico delle lesioni. I corticosteroidi aiutano la guarigione perché “spengono” l’infiammazione e possono essere somministrati per bocca o applicati in pomata sulla parte lesa.
Nel caso della nostra Moka abbiamo prescritto l’antibiotico e del cortisone per bocca associati a lavaggi frequenti del mento. Dopo 7 giorni di trattamento le lesioni sono regredite fino quasi a scomparire, il cortisone è stato quindi ridotto e sospeso. Da gennaio a oggi le lesioni sono rimaste stabili con i soli lavaggi a base di perossido di benzoile, dapprima eseguiti 3 volte a settimana e ora, a distanza di mesi, ogni 15 giorni o al bisogno. Moka dovrà fare i lavaggi del mento per evitare recidive.
N.B. ogni caso clinico è unico, ogni paziente deve essere visitato e la terapia va prescritta in base al problema e alle caratteristiche del soggetto. Pertanto nei nostri articoli non scriveremo mai principi attivi, nomi e dosaggi di farmaci o trial terapeutici per correttezza e etica professionale. Se il vostro peloso ha un problema, è sempre buona norma contattare il Medico Veterinario.
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